Cari amici,
vi invitiamo alla presentazione di “Palissandreide”, romanzo russo contemporaneo di Saša Sokolov, a cura del prof. Mario Caramitti, ordinario di Letteratura Russa presso “La Sapienza” a Roma.
Il romanzo è pubblicato da Atmosphere Libri, che ha in catalogo anche altri titoli di narrativa russa contemporanea.
La presentazione sarà condotta dal curatore e traduttore prof. Mario Caramitti dalla giovane slavista Noemi Albanese e da Leonardo Fredduzzi, vice direttore dell’Istituto di Cultura e Lingua Russa.
La presentazione si terrà presso il Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/a, alle 18:30
SCHEDA DEL LIBRO
Ambientato nel futuro, precisamente nell’anno 2757, è una raccolta di memorie di Palisandr Dal’berg, pronipote di Lavrentij Berija e successore al trono di Russia dopo la sua morte. Il periodo in cui si svolge il racconto è chiamato Bezvremen’e (Senzatempo), in cui governano le figure di Brežnev, Chruščev, Andropov. In una Russia insieme imperiale e sovietica, tra storia alternativa e epos moderno, un novello Enea, discolo orfanello del Cremlino, provoca con uno scherzo la morte di Stalin, viene mandato per punizione a fare il mastro di chiavi nel bordello di stato organizzato nel più celebre monastero di Mosca, partecipa a una congiura mistico-cortigiana contro Brežnev, finisce in esilio in una non meno fantasiosa Etruria, dove ingaggia un tourbillon di gesta eroico-farsesche, praticando con assiduità i suoi sport preferiti – la seduzione delle vecchine e il surfing per le incarnazioni precedenti. Alla fine sarà richiamato in patria da trionfatore e eletto “Cronarca di tutte le Russie”. Uno dentro l’altro si srotolano un romanzo picaresco e un romanzo erotico, una spy-story dal colorito esoterico e un fervido resoconto memorialistico, in una lingua spumeggiante, barocca, sovrabbondante e melodiosa che seduce e culla la lettura.
NOTA BIOGRAFICA DELL’AUTORE
Saša Sokolov (1943) è da considerarsi uno degli scrittori più interessanti del panorama russo contemporaneo. Sin dal suo esordio con il romanzo Škola dlja durakov (1976) pubblicato in Italia con il titolo La scuola degli sciocchi (Salani), emerge la sua capacità di modellare la lingua russa e di creare una narrazione strutturalmente complessa, priva di una trama e di una cronologia di eventi definita. L’elemento principale che salta all’occhio di ogni lettore è la lingua utilizzata, ricca di artifici e giochi linguistici. Sokolov si distingue infatti per il suo stile innovativo e per come costruisce la propria narrativa, che rendono i suoi romanzi estremamente affascinanti. In particolare le opere successive a La scuola degli sciocchi, Meždu sobakoj i volkom (1980) e Palissandreide (Palisandrija, 1985), si presentano ormai come opere tipiche del mainstream postmodernista.
NOTA BIOGRAFICA DEL CURATORE E TRADUTTORE
Mario Caramitti si è laureato in Lettere all’Università di Roma “Tor Vergata” nel 1990 e ha ultimato il dottorato di ricerca in Slavistica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 2001. Dal 2001 al 2005 è stato professore a contratto di lingua russa all’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2006 è ricercatore presso la stessa università e docente di Lingua russa. Le sue ricerche sono concentrate nel campo della letteratura russa contemporanea, della linguistica russa, della comparatistica letteraria e della traduttologia. In ambito glottodidattico, studia e sperimenta l’interazione tra il codice linguistico e quello visivo ai fini dell’insegnamento del russo come lingua seconda.
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