Siamo lieti di inviarvi alla presentazione di un saggio interessantissimo sulla cultura russa e il costume in epoca sovietica: “Quando c’era l’Urss” di G. Piretto, Raffaele Cortina Editore. Sarà presente l’autore insieme a Leonardo Fredduzzi che modererà l’incontro. Vi aspettiamo Venerdì 15 Febbraio, ore 18:30 presso il Centro Congressi Cavour, in Via Cavour 50/a.
Il nostro Istituto si occupa di Soggiorni Studio in Russia da oltre 25 anni e per sua natura ha sempre stretto accordi di collaborazione con università e centri privati di grande importanza. Abbiamo pensato di creare un evento in cui invitare tutte le persone interessate in modo da far conoscere le diverse opportunità che al momento mettiamo a disposizione di chi voglia intraprendere un soggiorno studio in Russia nel 2019. La presentazione costituirà anche l’occasione adatta per chi vorrà porre le proprie domande e conoscere le nuove opportunità anche per periodi di lunga durata. Vi aspettiamo venerdì 1 Febbraio 2019 dalle ore 16:30 alle 18:00, presso l’Istituto di Cultura e Lingua Russa.
Siamo felici di invitarvi ad un incontro unico sul cinema russo.
Il direttore del nostro Istituto prof. Carlo Fredduzzi e il critico cinematografico Alberto Crespi dialogheranno insieme al grande cineasta russo Karen Šachnazarov. Si parlerà della sua produzione artistica (che va dal film storico alla distopia) e dello stato attuale del nuovo cinema russo. Nel corso dell’incontro Karen Šachnazarov sarà insignito del Premio “Italia-Russia” per la sua produzione artistica, che ha contribuito a diffondere la cultura russa in Italia e nel mondo.L’incontro si terrà presso venerdì 25 Gennaio ore 18:00, presso il Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/a, 00185 Roma.
Sabato 19 gennaio 2019 ore 17.30 presso l’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, l’Istituzione Universitaria dei Concerti, nell’ambito della sua 74° Stagione musicale, ospiterà il vincitore del Concorso Internazionale Čajkovskij 2011 il violoncellista Narek Hakhnazaryan accompagnato dalla pianista russa Oxana Shevchenko.
Nel 2011, a ventitré anni, Narek Hakhnazaryan ha vinto il Concorso Čajkovskij di Mosca e pochi mesi dopo faceva il suo debutto romano alla IUC: fu facile allora pronosticargli un grande futuro e infatti nel giro di qualche anno si è esibito in tutto il mondo sia con le orchestre più importanti sia in recital, confermandosi a livello internazionale come uno dei più importanti violoncellisti della sua generazione.
La Russia è il paese più esteso al mondo e racchiude al suo interno una ricchezza culturale, etnica, storica e naturale che non ha eguali al mondo. I suoi territori come i suoi popoli hanno colori e profumi diversi. La lingua russa è il grande filo rosso che unisce popoli così diversi e, al pari di una grande Matrioska, li racchiude, dando loro unità nella diversità.
A seguito del successo riscosso dalla prima edizione del workshop il nostro Istituto ha deciso di riproporre l’incontro (i cui contenuti verranno rinnovati rispetto al primo incontro). A partire da testi scelti (in prosa e poesia) di Marina Cvetaeva e Osip Mandel’štam tutti i partecipanti si cimenteranno in una traduzione letteraria, guidati dalla traduttrice professionista Pina Napolitano.
Ambientato nel 1987, pochi anni prima del collasso dell’Unione Sovietica, Aspettando America/Waiting for America/В ожидании Америки narra la storia di un ragazzo ebreo che lascia definitivamente Mosca alla volta dell’Europa e degli Stati Uniti. Scritto in prima persona dal protagonista allora adolescente, il libro descrive tre mesi della vita di una famiglia ebrea russa di ex refusenik moscoviti. L’autore, accolto a Vienna insieme ad altri rifugiati ebrei
Unione Sovietica, 1967. Per il commissario Kovalenko una telefonata alle sei del mattino può significare solo una cosa: guai. Sotto un cumulo di neve è stato rinvenuto il corpo senza vita di Anastasija Timokina, famosa attrice uzbeca venuta a Mosca per fare carriera.
I sospetti ricadono da subito su tre indiziati, tutti collegati in qualche modo con il TeatroTaganka, in cui la vittima si esibiva: il direttore, Valerij Lebedev
In termini sommari nel “Maestro e Margherita” possiamo individuare tre romanzi, o meglio tre linee narrative. C’è il romanzo del Maestro, la “Moskovskaja djavolada” e il romanzo sul Maestro e Margherita. Nel secondo capitolo, per bocca di Voland, il lettore viene portato dentro il romanzo del Maestro. Bulgakov costruisce una sorta di Vangelo apocrifo e narra la storia con uno stile da cronista.
Scrivici per ricevere più informazioni sulle nostre attività
iscriviti alla newsletter
Ricevi sulla tua email il calendario delle nostre attività culturali, l’anteprima delle news sulla lingua e la cultura russa e informazioni sui maggiori eventi culturali che riguardano la Russia.
Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione. Continuando a navigare nel sito si accetta la nostra Privacy & Cookie Policy