Gentili amici e colleghi,
l’età avanzata e la più che cinquantennale esperienza di russista, mi spingono a tracciare, per sommi capi, un bilancio storico della conoscenza e dell’insegnamento della lingua e letteratura russa in Italia.
Gentili amici e colleghi,
l’età avanzata e la più che cinquantennale esperienza di russista, mi spingono a tracciare, per sommi capi, un bilancio storico della conoscenza e dell’insegnamento della lingua e letteratura russa in Italia.
Durante il nostro viaggio visiteremo alcuni luoghi simbolo della seconda guerra mondiale: saremo il 9 Maggio a Mosca per il Giorno della Vittoria, parteciperemo al Reggimento Immortale e andremo a Volgograd per visitare i luoghi simbolo della battaglia di Stalingrado (ora Volgograd).
leggi tuttovi comunichiamo che Sabato 2 Novembre saremo aperti dalle 09:00 alle 18:00 e potrete ancora iscrivervi ai Corsi di Russo di gruppo che sono in partenza il 4 Novembre.
leggi tuttoIl Festival della Cultura Russa giunge alla seconda edizione dopo il fortunato esordio del 2018. L’iniziativa culturale ideata e organizzata dal nostro istituto ha lo scopo di valorizzare lo sforzo culturale di editori, slavisti, scrittori, traduttori, artisti che costantemente si occupano di Russia.
leggi tuttoCari amici, siamo impegnati con il viaggio Freccia Russa e rientremo in ufficio il 5 […]
leggi tuttoL’Istituto di Cultura e Lingua Russa di Roma organizza una retrospettiva sul grande regista russo e presidente della Mosfilm Karen Šachnazarov.L’evento è organizzato in collaborazione con la Mosfilm, Sandro Teti Editore, Nuovo Cinema Aquila e Cinema Farnese.Il 7 Giugno Si avrà l’incontro di apertura della retrospettiva e si proietterà “Anna Karenina, la storia di Vronskij” presso il Nuovo Cinema Aquila
leggi tuttoA causa di un problema tecnico il nostro Istituto è raggiungibile unicamente al numero 331/7306619 […]
leggi tuttoAmbientato nel futuro, precisamente nell’anno 2757, è una raccolta di memorie di Palisandr Dal’berg, pronipote di Lavrentij Berija e successore al trono di Russia dopo la sua morte. Il periodo in cui si svolge il racconto è chiamato Bezvremen’e (Senzatempo), in cui governano le figure di Brežnev, Chruščev, Andropov. In una Russia insieme imperiale e sovietica, tra storia alternativa e epos moderno, un novello Enea, discolo orfanello del Cremlino, provoca con uno scherzo la morte di Stalin, viene mandato per punizione a fare il mastro di chiavi nel bordello di stato organizzato nel più celebre monastero di Mosca, partecipa a una congiura mistico-cortigiana contro Brežnev,
leggi tuttoCari amici,
siamo lieti di invitarvi alla presentazione di “Fra il rurale e l’urbano. Paesaggio e cultura popolare a Pietroburgo, 1830-1917” di E.Mari, ed. Universitalia. Se lo spirito del socialismo avrebbe puntato utopisticamente alla formazione di una cultura prodotta e fruita dal proletariato, gli sforzi precedenti avevano teso a cooptare i rappresentanti meno politicizzati e più arrendevoli delle classi illetterate per farli aderire alle proprie categorie culturali contando su una sorta di abiura dell’identità di partenza.
«Non ho mai incontrato un uomo che sapesse ridere in modo così contagioso come Vladimir Il’ič. Bisognava godere di un benessere grande e forte per ridere così».
Questo era Lenin come persona, secondo Maksim Gor’kij, celebre scrittore, che era tutt’altro che un «leninista» («sono un marxista molto dubbioso, credo poco nella ragione delle masse in generale») ma lo conobbe bene dai primi del Novecento, nell’esilio (il famoso soggiorno di Capri) e poi con la rivoluzione (in cui Gor’kji non credeva tanto).
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