Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

“Haydn Te Deum”, 2-4-5 Marzo 2013

Non più intimidito dalla inarrivabile grandezza della Nona di Beethoven, Johannes Brahms, ormai maturo compositore di mezza età, completò la sua Sinfonia n. 4 in meno di un anno, con la consapevolezza di donare al mondo un’imprescindibile pietra miliare della tradizione musicale mitteleuropea che ne esaltasse come una summa sonora le solenni architetture e l’infinita, tenera dolcezza, risalendo alle origini della sua fonte meravigliosa: Johann Sebastian Bach. Per quanto austera e monumentale possa suonare la passacaglia dell’ultimo movimento, con il tema e le sue trenta variazioni, dichiarato omaggio al contrappunto bachiano, se ne termina l’ascolto con la stessa commozione riservata al racconto di un nonno anziano e saggio, che possiede il segreto di un’eterna bellezza. Sul podio della Sala Santa Cecilia torna, per restituirci la grandezza di un simile capolavoro, Yuri Temirkanov. Il resto del programma contempla anche la partecipazione del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia e comprende un gioiello di raro ascolto, il Te Deum “per l’Imperatrice Maria Teresa” di Haydn, e l’apodittico Dixi, del compositore contemporaneo georgiano Giya Kancheli, eseguito in prima italiana.

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Yuri Temirkanov direttore

Haydn Te Deum per l’imperatrice Maria Teresa

Kancheli Dix prima esecuzione italiana

Brahms Sinfonia n.4

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