IL LIBRO: Unione Sovietica, 1967. Per il commissario Kovalenko una telefonata alle sei del mattino può significare solo una cosa: guai. Sotto un cumulo di neve è stato rinvenuto il corpo senza vita di Anastasija Timokina, famosa attrice uzbeca venuta a Mosca per fare carriera.
I sospetti ricadono da subito su tre indiziati, tutti collegati in qualche modo con il TeatroTaganka, in cui la vittima si esibiva: il direttore, Valerij Lebedev, da tempo sorvegliato per la sua presunta dissidenza dal regime; Platon Sobolev, scontroso e irreprensibile amministratore del teatro, e Volodja Miller, intellettuale non brillantissimo ma molto scaltro.
Anastasija Timokina ha avuto una relazione con ognuno di loro, e adesso ognuno di loro ha qualcosa da nascondere. Tra quinte, fondali e maschere il commissario Kovalenko dovrà farsi strada per
scovare la verità e incastrare il colpevole.
L’AUTORE: Leonardo Fredduzzi è nato nel 1976 e vive a Roma. Dal 2007 lavora presso l’Istituto di cultura e lingua russa, per il quale cura le relazioni con i diversi partner della Federazione Russa. Si occupa inoltre di comunicazione e programmazione di eventi, organizza incontri e conferenze, collaborando con musei, teatri, biblioteche e case editrici. La venere di Taškent è il suo primo romanzo.
La presentazione sarà condotta dall’autore, da Daniela Di Sora, slavista ed editrice della Voland e Giulia Cori, redattrice di Russia in Translation, che ringraziamo.
QUANDO: Venerdì 23 Novembre 2018, ore 18:30, presso l’Istituto di Cultura e Lingua Russa.
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